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La storia dei capelli: dal passato al presente

La storia dei capelli è molto importante nel settore tricologico, fa capire come dai primissimi tempi la capigliatura era, ed è tutto’ora, un simbolo di identificazione personale. Influenzati dalle mode dai ceti sociali, dai popoli, dalle culture e dalle tradizioni, dalla religione, alla distinzione di sesso ed età, i capelli vengono “usati” per inviare un messaggio su chi siamo e come vogliamo che le altre persone ci vedano.

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Non c’e stato un momento nella storia dei capelli nel quale questi non siano stati i protagonisti; I capelli hanno sempre avuto un valore ed un significato ben preciso, che sia un messaggio di ribellione o di appartenenza sociale.

DAL PASSATO

La storia dei capelli haavuto inizio molti anni fa; infatti, ritrovamenti di alcune tombe e di alcuni papiri dell’antico Egitto, di anfore contenenti olio di lino con olio di oliva, emerge quanto fosse importante la cura dei capelli e come il potere della seduzione fosse attribuito alle acconciature.
Nel corso del tempo, i capelli lunghi, folti e curati rappresentavano la forza, il potere e la bellezza, mentre i capelli rasati e la perdita di capelli era simbolo di  purificazione, punizione o vergogna.

NELLE CULTURE DEL MONDO

Egizi: Chi apparteneva ad un ceto basso si radeva il capo, mentre nelle classi più alte i maschi por­ta­vano frangette e treccine e le donne parrucche agghindate e ornate con gioielli preziosi.

Romani: Come in molti ritratti gli imperatori Romani venivano raffigurati con corone di alloro avvolte ai capelli e le donne con trecce e nastri avvolti insieme. Si dice che il nome “Cesare”, attribuito ai sovrani dell’epoca Romana, riguardi il significato della parola in latino “caesaries”  che vuol dire capelli.

Greci: i giovani erano soliti a tagliare i capelli corti per consacrarsi alle divinità, mentre le donne raccoglievano i capelli con nastri e diademi. Le donne di Atene furono le prime a cimentarsi e sperimentare le prime tinture per capelli utilizzando delle polveri bianche, rosse e dorate per colorare i capelli.

Cinesi: e’ una cultura che vanta una lunga tradizione di acconciature, infatti, per i cinesi trascurare la propria chioma è segno di malattia o depressione. Le donne por­ta­vano capelli lunghi raccolti in trecce o altre pettinature che le distinguevano dalle donne sposate a quelle nubili.

NEL TEMPO

Medioevo: i capelli erano considerati come una diramazione esterna dell’anima, tanto che, i capelli tagliati o caduti a terra venivano immediatamente bruciati affinché non venissero utilizzati per la superstizione comune di quel tempo di riti che si credeva che, attraverso i capelli, si potessero infliggere malefici e malocchio. Col passare del tempo i capelli vennero legati in piccole ciocche con nastri multicolori e divennero un dono e una prova d’amore da donare all’amato, che li custodiva amorevolmente in piccoli cofanetti preziosi fino alla propria morte.

Settecento: i capelli divennero uno strumento da”esibizione”. Si dovevano creare acconciature bizzarre e scomode per stupire il popolo di quell’epoca. Sfortunatamente, il più delle volte, queste acconciature portavano il capello a indebolirsi e pian piano a cadere, ecco perché fu inventata la parrucca, che diede una svolta alla moda di quei tempi e che tutte le persone per bene indossavano. Le parrucche venivano create dai poveretti che, per poter prendere qualche spicciolo, si tagliano i loro capelli.

Anni ’60: In questo periodo gli hippies presero il sopravvento e con i loro fiori, il loro senso di libertà e pace crearono una nuova moda e le acconciature divennero più libere e semplici. I loro vestiti e le acconciature divenne così popolare che sono stati indossati da tutto il mondo, anche da chi non condivideva il loro pensiero e i loro principi.

Anni ’70: Durante questo periodo gli uomini portavano spesso i capelli lunghi, con basette e barba incolte e le donne avevano capelli molto lunghi o con permanente.
Con l’arrivo della musica reggae e con il suo portavoce principale Bob Marley, la moda capelli si trasforma ed entra a far parte non solo una nuova acconciatura ma anche una nuova religione: la religione Rasta.

Anni ’90: I capelli venivano arruffati e spettinati, insomma lasciati in disordine. Gli uomini iniziarono a tagliare i capelli corti sui lati della testa e spunta un accenno di cresta. Inizia l’era del gel, delle lacche, delle colorazioni e delle decolorazioni.

Anni Duemila: Dall’inizio del secondo millennio, la moda dei capelli viene stravolta e cambiata di anno in anno, se non di stagione in stagione con le mode primavera/estate e quelle autunno/inverno di tagli, acconciature, effetti moda e colori. In questo momento, tutto è permesso: dallo stile retro, allo stile classico, al moderno fino al più bizzarro e stravagante. Il ruolo dei capelli in questo periodo è quello di rappresentare noi stessi e la nostra personalità, fanno parte dell’immagine di noi stessi che comunica al mondo esterno chi siamo.

Abbiamo visto come la moda capelli nel tempo sia cambiata, ma di certo non è cambiato il modo di vedere i capelli come simbolo di bellezza che rimane impresso ancora al giorno d’oggi.

“I capelli sono il riflesso della nostra anima”.

Lara

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