Ed eccoci qui…è arrivato Ottobre e con esso le giacche e i primi assaggi dell’inverno. Questo mese, oltre ad aprire le porte al freddo, trascina con sé una preoccupazione che assilla le menti di molte persone: la caduta dei capelli.
Ci sono diverse interpretazioni sull’argomento, spesso contrastanti tra loro, che creano confusione e falsi miti. Il mio obiettivo di oggi dunque, è quello di sfatare tutte le falsità e spiegare una volta per tutte cosa succede ai nostri capelli col cambio di stagione.
La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico, che li coinvolge in ogni momento dell’anno: essi, come anche le cellule del nostro corpo, hanno bisogno di essere ricambiati e rigenerati. La vita media di un capello si aggira tra i 3 e i 7 anni e, al momento della caduta, vi è già un nuovo capello sotto ad esso pronto a crescere in lunghezza.
Per capire meglio la caduta dei capelli è necessario che vi racconti come avviene il loro ciclo vitale, che è suddiviso in tre fasi:
• Anagen: periodo di crescita dove il capello si allunga e forma tutte le sue strutture. Dura circa 2-4 anni nell’uomo e 3-7 anni nella donna, ma nei casi di calvizie o perdite importanti è più breve: è proprio in questa fase dunque, che occorre agire tempestivamente, cercando di prevenire la caduta precoce
• Catagen: il nostro capello smette di crescere poiché le attività cellulari rallentano, preparandolo quindi alla futura caduta. Questa fase dura circa qualche settimana.
• Telogen: il capello inizia ad essere meno ancorato al follicolo pilifero ed è pronto a cadere. Tramite sollecitazioni meccaniche come ad esempio spazzolarsi, il capello si rimuove e cade. Il nostro follicolo pilifero, contrariamente all’immaginario comune, non rimane vuoto: c’è infatti, un nuovo capello pronto a crescere e ad allungarsi, facendo tornare il nostro follicolo pilifero nuovamente in fase anagen, quindi di CRESCITA.
Come gli animali “fanno la muta” durante il cambio di stagione, anche per l’essere umano in autunno e in primavera aumenta la caduta dei capelli.
In media se ne perdono dai 50 ai 100 al giorno; la caduta dei capelli diventa più preoccupante quando si comincia a notare che sul cuscino, nella vasca o nel lavandino si trovano ciocche consistenti di capelli. In questi casi bisogna rivolgersi ad un tricologo professionista per poter trovare insieme un rimedio e una cura medica efficace.
Un’altra considerazione importante da sapere sulla caduta dei capelli è che questa colpisce maggiormente l’uomo per un fattore genetico. Il testosterone infatti, innesca una particolare reazione che induce il capello in fase ANAGEN (crescita) ad arrestare i processi di sviluppo cellulare, portandolo precocemente alla fase CATAGEN (rallentamento).
Il diradamento inizia generalmente sulla parte frontale e sul vertice del capo per una semplice questione anatomica: in queste zone la muscolatura non è presente, la cute è meno vascolarizzata e il nutrimento raggiunge il capello in maniera meno diretta e importante.
Chiarite le idee, il mio consiglio è di utilizzare dei prodotti anti caduta nel caso in cui vogliate rafforzare il capello, non per ottenere una “chioma da Raperonzolo”. Per conseguire i risultati migliori è necessario anche di utilizzare delle argille detossinanti che vadano a liberare totalmente il follicolo pilifero, in modo che il prodotto energizzante possa penetrare il più possibile e il più a fondo.
Spero di aver fatto un po’ di chiarezza, tanti baci
Ele.